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Novità sulla fatturazione elettronica 2019: tra peripezie e stop del Garante della privacy

Novità sulla fatturazione elettronica 2019: tra peripezie e stop del Garante della privacy

Manca sempre meno all’avvento della fatturazione elettronica che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2019. Ma i problemi da affrontare sono ancora tanti, compreso il no ricevuto dal Garante della privacy.

A circa un mese dall’entrata in vigore della fatturazione elettronica che diventerà obbligatoria per tutte le aziende private a partire dal 1° gennaio 2019, i dubbi e gli ostacoli aumentano e al Governo si pensa di prorogare l’avvio o semplicemente di allungare il periodo di moratoria fino a settembre 2019. Intanto, è fresca di questi giorni la notizia dello stop del Garante della privacy al processo di fatturazione elettronica ideato dall’Agenzia delle entrate perché considerato non conforme al GDPR in materia di protezione dei dati personali.

fatturazione elettronica privacy

Il Garante della privacy boccia la fatturazione elettronica

È forse la prima volta che il Garante della privacy esercita il nuovo potere correttivo attribuitogli tanto dal Regolamento europeo quanto dal Decreto privacy 2018 prendendo provvedimenti concreti in seguito a numerosi reclami. L’intero processo di fatturazione elettronica ha rilevato serie criticità in merito alla conservazione dei dati sensibili. Secondo Alberto Bagnai, presidente della commissione finanze del Senato, l’intervento del Garante solleva “problemi che non possono essere ignorati” perché hanno a che fare con “la trasmissione e memorizzazione di una ingente mole di dati non direttamente rilevanti ai fini fiscali, con conseguenze per la tutela della riservatezza, in particolare in merito alle strategie aziendali”.

Leggi anche: È finalmente pronto l'adeguamento italiano del GDPR

Oltre ai dati societari del mittente e del destinatario, nelle fatture sono naturalmente contenute informazioni riservate quali beni e servizi ceduti, descrizione delle prestazioni, rapporti fra cedente e cessionario e altri soggetti, sconti applicati, fidelizzazioni, abitudini di consumo e dati obbligatori imposti da specifiche normative di settore (trasporti, forniture di servizi energetici o di telecomunicazioni). Le altre criticità rilevate sono state relative alla scelta del Fisco di mettere a disposizione sul proprio portale tutte le fatture in formato digitale senza autorizzazione, ma anche al flusso del Sistema di interscambio (Sdi) risultato non idoneo a causa della trasmissione di dati non crittografati. Inoltre, l’enorme quantità di dati affidata a intermediari quali commercialisti o società di servizi dedicate potrebbe aumentare il rischio di uso improprio delle informazioni.

Possibili rinvii o proroghe in fase di valutazione

“La posizione espressa dal Garante per la privacy” – fa sapere il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani – “è del tutto condivisibile: noi stessi denunciamo, da tempo, i rischi derivanti dall'accentramento nelle mani di pochi grandi operatori di un'enorme quantità di dati sensibili potenzialmente gestibili con finalità non sempre appropriate”. Le criticità rilevate dal Garante della privacy, insieme alle continue richieste dei commercialisti per una maggiore gradualità nell’introduzione della fatturazione elettronica, potrebbero rimettere in discussione la data fissata per l’entrata in vigore. Il Governo ha escluso fino a questo momento eventuali ipotesi di proroghe, ma ora sta considerando la possibilità di prolungare il periodo di moratoria da sei a nove mesi, ovvero da giugno a settembre 2019.

Leggi anche: Fatturazione elettronica 2019: cos'è, come funziona e conseguenze per le aziende

Tra vicissitudini e scompigli, le aziende sono sempre più confuse sulle azioni da intraprendere in vista dell’adeguamento alle nuove regole per la fatturazione tra privati. Ecco perché noi di Utax abbiamo pensato di supportare i nostri clienti con delle soluzioni in grado di agevolare i processi di archiviazione, elaborazione e trasmissione delle fatture elettroniche integrandosi con software studiati ad hoc per garantire la massima protezione dei dati sensibili. Affidati a noi per una consulenza, cercheremo di rispondere alle tue esigenze con i mezzi più adeguati e i professionisti più qualificati. Parola di Utax!

26/11/2018

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GESTIONE DEI SISTEMI DI STAMPA

Buone pratiche d'uso per la sicurezza in azienda.[continua]


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19/04/2024 Orange Monday Novità sulla fatturazione elettronica 2019: tra peripezie e stop del Garante della privacy Manca sempre meno all’avvento della fatturazione elettronica che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2019. Ma i problemi da affrontare sono ancora tanti, compreso il no ricevuto dal Garante della privacy. Condividi A circa un mese dall’entrata in vigore della fatturazione elettronica che diventerà obbligatoria per tutte le aziende private a partire dal 1° gennaio 2019, i dubbi e gli ostacoli aumentano e al Governo si pensa di prorogare l’avvio o semplicemente di allungare il periodo di moratoria fino a settembre 2019. Intanto, è fresca di questi giorni la notizia dello stop del Garante della privacy al processo di fatturazione elettronica ideato dall’Agenzia delle entrate perché considerato non conforme al GDPR in materia di protezione dei dati personali. Il Garante della privacy boccia la fatturazione elettronica È forse la prima volta che il Garante della privacy esercita il nuovo potere correttivo attribuitogli tanto dal Regolamento europeo quanto dal Decreto privacy 2018 prendendo provvedimenti concreti in seguito a numerosi reclami. L’intero processo di fatturazione elettronica ha rilevato serie criticità in merito alla conservazione dei dati sensibili. Secondo Alberto Bagnai, presidente della commissione finanze del Senato, l’intervento del Garante solleva “problemi che non possono essere ignorati” perché hanno a che fare con “la trasmissione e memorizzazione di una ingente mole di dati non direttamente rilevanti ai fini fiscali, con conseguenze per la tutela della riservatezza, in particolare in merito alle strategie aziendali”. 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