I VANTAGGI DEL RATING DI LEGALITÀ
Un valore aggiunto al business aziendale.
Il sito ufficiale, www.agcm.it, (Autorità garante della concorrenza e del mercato), definisce il Rating di legalità, come l’indicatore sintetico del rispetto di elevati standard di legalità da parte delle imprese che ne abbiano fatto richiesta. Tale riconoscimento viene distinto e suddiviso in un punteggio compreso tra un minimo di una e un massimo di tre “stellette”.
L’impresa richiedente ottiene il punteggio base di una stelletta, qualora rispetti tutti i requisiti di cui all’articolo 2 del Regolamento attuativo in materia di Rating di Legalità. Il punteggio base potrà essere incrementato di un “+” per ogni requisito aggiuntivo che l’impresa rispetta tra quelli previsti all’art. 3 del Regolamento. Il conseguimento di tre “+” comporta l'attribuzione di una stelletta aggiuntiva, fino a un punteggio massimo di Tre stellette.
La stessa AGCM, ha reso noto che sono state 8.031 le imprese che, al 31 dicembre 2020, hanno potuto vantare le stellette della legalità.
Da oggi anche Utax Italia ha ottenuto questo importantissimo riconoscimento.
Vediamo come è possibile richiederlo e che vantaggi reali può portare ad un’azienda.
Come si richiede:
Le aziende interessate dovranno presentare la domanda utilizzando l'apposita piattaforma Webrating disponibile sul sito www.agcm.it. L’impresa deve registrarsi alla piattaforma e, successivamente, accedere al sistema, procedere all’invio della domanda compilata in tutte le sue parti.
Il rating di legalità ha durata di due anni dal rilascio ed è rinnovabile su richiesta. Non ci sono costi per le imprese che vogliono ottenere il rating di legalità.
Questa certificazione viene quindi rilasciata dall’AGCM che attesta l’affidabilità legale dell’impresa, il rispetto di parametri volti a limitare e contrastare la possibilità di infiltrazioni, nella stessa realtà imprenditoriale, della criminalità organizzata, ipotesi di corruzione nonché l’affidabilità finanziaria della stessa impresa nei rapporti con finanziatori pubblici.
Lo scopo è la promozione ed introduzione di valori etici nell’esercizio dell’attività di impresa e fornisce vantaggi per quanto riguarda la concessione di finanziamenti pubblici e per l’accesso al credito bancario.
Il rating di legalità è stato introdotto con il Decreto Legge n. 1 del 24.01.2012, successivamente convertito con modificazioni dalla Legge n. 27 del 24.03.2012.
L’art. 5 riconosce, innanzitutto, all’AGCM il compito di segnalare al Parlamento le modifiche normative necessarie al fine di introdurre principi etici nei comportamenti aziendali. A questa prima dichiarazione fa seguito la parte in cui si affida all’AGCM il compito, unitamente al Ministero dell’Interno e al Ministero della Giustizia, di procedere all' elaborazione ed all’attribuzione di un rating di legalità per le imprese”.
Quali sono i requisiti per ottenere il Rating di Legalità?
La domanda di attribuzione del Rating di Legalità può essere presentata da ogni tipo di impresa che abbia i seguenti requisiti:
- sede operativa in Italia;
- fatturato minimo di due milioni di euro nell’esercizio chiuso nell’anno precedente a quello della domanda;
- iscrizione nel registro delle imprese da almeno due anni alla data della domanda;
- rispetto degli altri requisiti sostanziali richiesti dal Regolamento.
L’art. 3 del Regolamento definisce invece, il procedimento di valutazione della richiesta di rilascio del rating di legalità nonché i criteri per l’attribuzione del punteggio del rating rilasciato.
Al punteggio base si possono sommare dei segni + ognuno dei quali può essere attribuito al possesso ad uno dei seguenti requisiti aggiuntivi:
- Adesione a protocolli o intese di legalità, volti a prevenire e contrastare infiltrazioni della criminalità organizzata, sottoscritti dal Ministero dell’Interno e/o della Prefettura con associazioni imprenditoriali e di categoria;
- Utilizzo di sistemi di tracciabilità dei pagamenti anche per importi inferiori a quelli previsti dalla legge;
- Adozione di una struttura organizzativa (anche esterna all’impresa stessa) addetta al controllo della conformità delle attività organizzative alla normativa applicabile all’azienda oppure l’adozione di un modello organizzativo (MOG) previsto dal D. Lgs.. n. 231/2001;
- Iscrizione in uno degli elenchi dei fornitori, prestatori di servizi, esecutori di lavori non soggetti a tentativi di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata (white list);
- Adozione di processi organizzativi volti a garantire forme di Corporate Social Responsability (definita nel 2001 dalla Comunità Europea come “l’integrazione su base volontaria, da parte delle imprese, delle preoccupazioni sociali e ambientali nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate”);
- Adesione a codici etici di autoregolamentazione oppure aver adottato protocolli tra associazioni dei consumatori e associazioni di imprese per l’attuazione di conciliazioni paritetiche;
- Adozione di modelli organizzativi di prevenzione e contrasto alla corruzione.
Il possesso dei requisiti è attestato mediante autocertificazione del legale rappresentante dell’impresa. La sussistenza dei requisiti, tuttavia, può essere verificata sia dalla stessa AGCM sia dall’ANAC.
La domanda va inoltrata telematicamente tramite la piattaforma WebRating e l’attribuzione del rating, con il relativo punteggio, viene deliberata entro sessanta giorni dal ricevimento della richiesta.
Qualora la domanda risulti incompleta, l’AGCM può chiedere, entro quindici giorni dal ricevimento, un’integrazione al soggetto richiedente. L’impresa avrà a disposizione trenta giorni per fornire le integrazioni necessarie ed il termine previsto per il rilascio del rating (sessanta giorni) comincerà a decorrere dal momento dell’avvenuta integrazione. Qualora, invece, nel predetto termine di trenta giorni non vengano fornite le integrazioni richieste, la domanda si intenderà respinta, salva la possibilità per il soggetto interessato di ripresentare una nuova domanda completa.
L’AGCM, prima di rilasciare il rating, trasmette le richieste all’ANAC per le verifiche di competenza. L’ANAC, a sua volta, entro trenta giorni può formulare osservazioni in merito alla richiesta ed in questo caso il termine per il rilascio del rating è prorogato di ulteriori trenta giorni.
Se l’AGCM intende negare l’attribuzione del rating, comunica all’impresa i motivi ostativi al rilascio. Dalla data di comunicazione dei motivi ostativi al rilascio, decorre un termine di quindici giorni entro il quale l’impresa può fornire delle proprie osservazioni. Nel caso in cui entro il predetto termine non vengano fornite dall’impresa osservazioni/controdeduzioni, la domanda dovrà intendersi respinta. Nel caso in cui, invece, la richiesta venga accolta, l’esito positivo dell’iter viene comunicato all’impresa.
I benefici
Le imprese che possiedono il rating di legalità sono titolate a ottenere diversi tipi di benefici:
in sede di partecipazione a gare di appalto, in termini di riduzione dell’importo della garanzia del 30% (art. 93, c. 7, codice appalti pubblici) e punteggi aggiuntivi nei criteri di aggiudicazione (art. 95, c. 13); in fase di concessione di finanziamenti pubblici, con importi maggiorati del 5% rispetto a chi ne è sprovvisto oppure preferenza in graduatoria; ai fini dell’accesso al credito bancario, tramite la riduzione di tempi e costi per la concessione del finanziamento.
Per questo il rating favorisce opportunità di fare business e può consentire di posizionarsi in una fascia definita “premium” del proprio mercato di riferimento.
Oltre ai vantaggi competitivi, esistono anche benefici di natura economica, visto che il Rating è riconosciuto a norma di legge:
- Dalle Amministrazioni Pubbliche, che tengono conto delle imprese “stellate” nel momento incui emanano un bando o concedono finanziamenti.
- Dagli Istituti di Creditotengono conto del Rating, riducendo la tempistica e gli oneri relativi per le richieste di finanziamento; variando la determinazione delle condizioni economiche di erogazione, se ne riscontra rilevanza rispetto all’andamento del rapporto creditizio.
Fonti: agcm.it; ratingdilegalita.it; diritto.it;
13/11/2023
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