I BUONI PROPOSITI PER IL RIENTRO: COME AFFRONTARE IL RIENTRO AL LAVORO E COSTRUIRE NUOVI TRAGUARDI
L'ansia da rientro e lo smart working, l'opinione del social network più importante nel mondo del lavoro e della sua community: linkedin
Ansia da rientro
L'estate è finita, la vita di sempre ci attende. C'è ansia nell'aria? Le vacanze finiscono e quelle cose che rimandiamo al rientro, poi come tutti i nodi vengono al pettine.
A settembre tutti veniamo messi davanti alle questioni da risolvere, da chiudere, soprattutto sul lavoro: che sia cambiare posto, chiedere l’aumento o il trasferimento, consegnare quel progetto… Riprendere può essere un trauma, soprattutto per coloro che fino a pochi mesi fa erano in perenne smart working.
Settembre per molti è il periodo ideale per trovare la forza o il coraggio di cambiare se stessi o qualcosa della propria vita. Questo inevitabilmente provoca ansia, paura: ecco che subentra la sindrome da post-vacanza, una sorta di depressione passeggera, ma che esiste e non può essere ignorata.
Guidapsicologi.it, in un'intervista con Vanity Fair, dice: «La depressione post-vacanza, nota anche come sindrome post-vacanza, è un concetto che si riferisce al disagio che molte persone si trovano ad affrontare al momento di riprendere le attività lavorative dopo un periodo di vacanza. Questa sindrome è considerata un prodotto del modo in cui una persona, o addirittura una società specifica, sperimenta il lavoro. Si tratta di un disagio diffuso nelle società in cui l’attività lavorativa è percepita in modo negativo, imposto e sacrificato, mentre è praticamente inesistente nelle società che considerano il lavoro come qualcosa di creativo e dignitoso per l’essere umano.”
La lista dei buoni propositi
Secondo gli psicologi, quella della lista di propositi è un’idea con dei vantaggi: sapere quali sono i propri obiettivi aiuta a chiarirsi le idee, facendo anche luce sugli aspetti critici che si desidera migliorare. L’importante, come sempre, è non farsi prendere eccessivamente la mano procedendo step by step e rimanendo realistici.
Quali sono i sintomi dell'ansia da rientro?
«I sintomi della sindrome post-vacanza possono manifestarsi prima del rientro al lavoro, nel momento in cui il lavoratore inizia a provare una certa ansia e nota una mancanza di motivazione per tornare alla routine lavorativa. Insieme a queste manifestazioni, può comparire anche la paura di sentirsi sopraffatti da attività lavorative che in precedenza si svolgevano con facilità (…).
Alcune delle manifestazioni fisiche di questa sindrome che di solito si manifestano sono: eccessiva stanchezza e affaticamento, cefalea tensiva, malessere generale, debolezza muscolare, mal di stomaco, mancanza di energia.”
Come affrontarla
Secondo Vanity Fair e gli psicologi intervistati è possibile, grazie a delle buone pratiche e delle nuove abitudini, affrontare l'ansia da rientro seguendo questi punti guida:
1-Creare un ambiente di lavoro il più piacevole possibile: Raccontare quanto ci siamo divertiti in vacanza ai nostri colleghi, condividere aneddoti e prendersi del tempo per chiacchierare con loro in modo rilassato può aiutare a rendere meno difficile il rientro al lavoro.
2- Procedere per gradi: Possiamo provare a iniziare con i compiti meno intensi e per noi più piacevoli, per poi proseguire con quelli più difficili o fastidiosi.
3- Non riempirci di lavoro il primo giorno: È possibile che le richieste siano molte dopo le vacanze, ma dobbiamo essere realisti, invece di cercare di fare più lavoro di quello che possiamo.
4- Sfruttare il tempo libero: Usare il tempo libero per continuare a fare attività che ci piacciono, da solo o in compagnia di familiari o amici.
5- Curare il momento del riposo: La routine del sonno è molto importante, gli esperti dicono che dovremmo dormire tra le 7 e le 8 ore e mantenere orari regolari rispetto a quando andiamo a letto e ci alziamo.
6- Fare attività fisica: L’esercizio fisico è un punto fondamentale per il benessere psicofisico, per questo è importante cercare di farlo in modo moderato ogni giorno se possibile.
7- Fomentare le emozioni positive e imparare a gestire quelle negative: È importante mantenere un dialogo interno positivo e premiarci per ogni piccolo sforzo, soprattutto in questi primi giorni. D’altra parte, è normale che appaiano emozioni negative e dobbiamo lasciare anche a loro il proprio spazio. Perché è essenziale permettersi di viverle, dando loro un significato.
Il portale doveecomemicuro.it aggiunge:
8- Introdurre qualche nuova abitudine nella propria vita.
"Al rientro dalle vacanze ciò che incute maggiormente paura è avere una vita che possa essere monotona e priva di qualsiasi motivazione. Ecco perché una volta che si sperimenta la spensieratezza in una determinata località sarebbe bene introdurre una nuova abitudine nella propria quotidianità. Ciò non risulta essere una buona mossa solamente per dare una ventata di entusiasmo, ma anche per mantenere la vita serena.
Creare un filo conduttore tra la vacanza e il rientro a lavoro è possibile se ci si dedica a qualcosa che possa far stare bene. Per esempio, se prima non si era abituati ad uscire molto, al rientro dalle vacanze si potrebbe stabilire almeno una serata a settimana in cui stare in compagnia. E così via, le alternative non mancano di certo purché si mantenga una certa continuità. Una volta rientrati dalle vacanze se si introduce qualcosa di nuovo nella propria vita può essere la mossa giusta per stare sereni, ed essere sicuri di ritornare operativi al 100% senza accusare alcun contraccolpo."
9- Ridere quanto più possibile
"È normale tornare dalle vacanze completamente rilassati e spensierati, ma una cosa difficile da fare è ridere. Infatti, diventa necessario cercare di concedersi qualche momento di piacevole divertimento, fosse pure per qualcosa di banale o una battuta, ad esempio. Tornare al lavoro con il muso lungo o con un malumore pesante sarebbe qualcosa di assolutamente negativo e che non provocherebbe alcun beneficio.
L'effetto bensì sarebbe l'opposto e renderebbe la vita quotidiana assai pesante e difficile da portare avanti per molto tempo. Prepararsi al meglio al rientro in ufficio fa bene alla psiche e al corpo: passare qualche serata tra amici è fondamentale per rientrare con la tranquillità giusta. Senza dimenticare che anche quando si rientra a lavoro è sempre buona abitudine quella di condividere sorrisi cordiali e qualche piacevole risata. Un'opportunità da sfruttare al volo per essere certi di vivere meglio."
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Sulla formula preferita, le risposte degli utenti intervenuti sono estremamente varie, ma la maggior parte non ha dubbi: meglio un modello ibrido in grado di conciliare telelavoro e presenza. Una posizione ben riassunta in questo commento di Daniele Tartari: lavorare in presenza o da remoto, scrive, "dipende da tanti elementi. Io credo che il giusto mix tra le due differenti modalità di lavoro (1-2 giorni a settimana di telelavoro) sia sempre l'ideale".
06/09/2021
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