Fatturazione elettronica 2019: cos’è, come funziona e conseguenze per le aziende
Dal 1° gennaio 2019 entrerà in vigore la fatturazione elettronica obbligatoria. Ecco cosa cambierà per le imprese che dovranno adeguarsi alla normativa.
Dopo l’amministrazione pubblica che ha introdotto la fatturazione elettronica già dal 2015, ora tocca alle imprese private. La Legge di Bilancio 2018 emanata a dicembre 2017 parla chiaro: dal 1° gennaio 2019, le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti, stabiliti o identificati nel territorio dello stato italiano dovranno essere documentate da fatture elettroniche. Allo stesso modo, anche i fornitori di benzina o gasolio o le imprese sub-appaltate alla pubblica amministrazione saranno soggette all’obbligo di fatturazione elettronica a partire dal 1° Gennaio 2019 e non dal 1° Luglio 2018, come previsto inizialmente.
Come funziona la fatturazione elettronica
La fatturazione elettronica tra aziende è un processo il cui risultato porta all’emissione di una fattura in formato XML che verrà trasmessa, ricevuta, firmata e conservata in maniera digitalizzata. A tal proposito, nasce un sistema di interscambio messo a punto dall’Agenzia delle Entrate e gestito da Sogei, una società controllata dal Ministero dell'economia e delle finanze che opera nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, il cui compito sarà quello di fornire un servizio completamente gratuito alle imprese per trasmettere e ricevere le fatture elettroniche.
Con l’introduzione della fatturazione elettronica, la tradizionale fattura cartacea perde qualsiasi validità legale e fiscale se non tramutata in formato XML. Si tratta di una manovra messa a punto dal governo insieme all’Agenzia delle Entrate per combattere l’evasione fiscale, tenere traccia di tutti i movimenti delle diverse imprese presenti sul territorio italiano e assicurare la massima trasparenza tra aziende. Il formato elettronico garantisce infatti l’autenticità dell’origine, l’integrità del contenuto e la leggibilità della fattura dal momento della sua emissione fino al termine del suo periodo di conservazione. Insomma, la fatturazione elettronica B2B consiste nell’utilizzo degli stessi parametri che regolano la trasformazione in XML, la trasmissione, la ricezione e la conservazione delle fatture elettroniche della PA (Pubblica Amministrazione) anche tra aziende private.
Chi dovrà adeguarsi alla fatturazione elettronica
Entro il 1° gennaio 2019, la fatturazione elettronica obbligatoria entrerà in vigore per tutte le aziende, i liberi professionisti e chiunque sia in possesso di partita iva, mentre esulano dal seguente obbligo tutti coloro che svolgono prestazioni occasionali senza raggiungere i 5.000 euro di guadagni all'anno.
Ad essere interessati dalla normativa saranno anche tutti i fornitori di benzina e gasolio che, come da Art. 1, Comma 920 della Legge di Bilancio 205/2017, dovranno ricorrere alla fatturazione elettronica b2b nel caso di “acquisti di carburante per autotrazione effettuati presso gli impianti stradali di distribuzione da parte di soggetti passivi dell'imposta sul valore aggiunto devono essere documentati con la fattura elettronica”. Pertanto, l’obbligo non scatterà per tutte le cessioni di carburante, ma solo per quelle in cui l’acquirente informerà che l’acquisto è stato realizzato in virtù di un’attività di impresa o professione.
Le conseguenze della fatturazione elettronica tra aziende
Cambiando il processo di fatturazione, cambiano anche le dinamiche e i workflow che hanno regolato fino a oggi la fatturazione in azienda. Alcune delle conseguenze implicate dalla normativa prevedono l’obbligo di conservare le fatture in formato digitale, la capacità di emettere fatture nel formato elettronico richiesto (XML) e la difficoltà nell’interpretazione del contenuto riportato con un codice linguistico ben diverso da quello utilizzato quotidianamente. In pochi hanno, però, compreso che il vero ostacolo per le aziende che dovranno adeguarsi alla nuova normativa non è quello di dover utilizzare un diverso formato o di inviare al sistema di interscambio delle fatture elettroniche, ma quello di integrare questi aspetti nei flussi di lavoro riconciliandoli digitalmente all’interno dell’intero ciclo dei preventivi, degli ordini, delle commesse, degli incassi e dei pagamenti. Questa rappresenta la reale problematica a cui le aziende andranno incontro a partire dal 1° gennaio 2019.
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11/06/2018
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