Fatturazione elettronica 2019, come funzionano il Qr-Code e la pre-registrazione
Rilasciati a giugno dall’Agenzia delle entrate, ecco cosa sono e come si utilizzano il Qr-code e la pre-registrazione in vista della fatturazione elettronica 2019.
A seguito delle varie proroghe sull’entrata in vigore della fatturazione elettronica, tutti i detentori di partita IVA (esclusi i contribuenti minimi o in regime forfettario) dovranno adeguarsi entro e non oltre il 1˚ gennaio 2019, data in cui scatta il nuovo obbligo per effetto della legge di Bilancio 2018. Per questo è il caso di fare un po’ di chiarezza sui due servizi gratuiti, il Qr-code e la pre-registrazione dell'indirizzo telematico, ideati dall’Agenzia delle entrate in collaborazione con il partner tecnologico Sogei.
Elementi introdotti dalla fatturazione elettronica
La legge dice che le nuove fatture dovranno essere autentiche dall’origine, integre nel contenuto e leggibili dal momento della loro emissione fino al termine del periodo di conservazione di 10 anni. Questo significa che i documenti generati in formato elettronico XML dovranno garantire l’identità di chi emette o riceve la fattura; dovranno contenere determinati dati obbligatori che non potranno essere alterati in alcun modo; e dovranno essere reperibili, nonché leggibili attraverso un software in grado di interpretare il formato XML, in qualsiasi momento durante il periodo di conservazione stabilito dalla legge.
Con il fine di rispettare tutti i requisiti di autenticità, integrità e leggibilità imposti dalla fatturazione elettronica tra privati, l’Agenzia delle entrate ha messo a disposizione dei contribuenti il Sistema di interscambio (Sdl) che serve per creare, trasmettere e conservare le fatture. A tal proposito, l’ente governativo ha già lanciato due servizi gratuiti, il Qr-code e la pre-registrazione dell'indirizzo telematico, per consentire alle aziende di adeguarsi gradualmente al nuovo processo di fatturazione.
Cosa sono il Qr-code e la pre-registrazione
Seguendo il procedimento stabilito dalla legge, le fatture elettroniche generate dai fornitori dovranno essere trasmesse all’Agenzia delle entrate tramite il Sistema di interscambio. Quest’ultimo si occuperà di recapitare al destinatario la fattura in questione, accertandosi preventivamente che contenga tutti i dati e i requisiti richiesti. Con il servizio di pre-registrazione, le imprese e i professionisti possono comunicare l’indirizzo telematico al quale desiderano ricevere le fatture sin da ora. In che modo? Accedendo personalmente o tramite un intermediario delegato al portale “Fatture e corrispettivi” dell’Agenzia delle entrate, per cui sono necessarie le credenziali Spid, la Carta nazionale dei servizi, Entratel o Fisconline, e collegando alla propria partita IVA un indirizzo di posta elettronica certificata PEC o un “codice destinatario”, nel caso del canale di trasmissione web service o FTP. L’indirizzo telematico può essere modificato o cancellato dall’utente in qualsiasi momento.
Per agevolare le operazioni di predisposizione e invio delle fatture elettroniche, l’Agenzia delle entrate ha lanciato un secondo strumento gratuito che consente a qualsiasi detentore di partita IVA di generare un Qr-code, ovvero un codice a barre da mostrare al fornitore tramite smartphone, tablet o in formato cartaceo. Contenendo tutti i dati relativi alla partita IVA del destinatario della fattura, incluso l’indirizzo telematico al quale il Sistema di interscambio dovrà recapitare il documento fiscale, questo codice permette ai fornitori di acquisire tutte le informazioni relative ai propri clienti senza il rischio di commettere errori. Per creare il Qr-code basta accedere al portale “Fatture e corrispettivi” o collegarsi al proprio cassetto fiscale, generare il codice, salvarlo in PDF per stamparlo o memorizzarlo sul proprio telefono in formato immagine. In caso di modifica dei dati societari, è obbligatorio distruggere il vecchio Qr-code e rigenerarne uno nuovo.
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08/10/2018
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